venerdì 25 gennaio 2008

La Promessa dell'Assassino

David Cronenberg - 2007

GENERE: Noir, drammatico

DURATA: 100 minuti

CAST:

Viggo Mortensen
Vincent Cassel
Naomi Watts





Passato sotto traccia, come spesso accade per le produzioni non Hollywoodiane, è certamente un prodotto di qualità, questo avviene meno spesso...la storia si svolge con le premesse della gangster story, mafia russa questa volta, ma i veri protagonisti non sono boss o poliziotti, sono le scelte che questi prendono nel corso degli eventi...già in History of Violence si metteva in evidenza la morale che per ognuno è diversa e ci rende comunque persone, più o meno corrette ma pur sempre persone...un calderone di personaggi che prendono man mano forza mostrando la propria umanità, il principe della mafia instabile, l'infiltrato che ha una sua condotta morale anche mirando al trono del boss, l'infermiera che resta abbastanza fedele alla sua linea ma non accetta di restare in disparte, anzi prova a sfidare il crimine organizzato...tutto in una storia ben articolata e realizzata, scene veramente lodevoli, violenza e assenza totale di armi da fuoco rendono umano anche l'omicidio e la lotta per la vita...si partiva da mostri e si arriva a conoscere gli uomini...un bellissimo film, superiore sicuramente all'antagonista American Gangster, anche per cast...

American Gangster

Ridley Scott - 2008

GENERE: Drammatico

DURATA: 160 minuti

CAST:

Denzel Washington
Russell Crowe
Cuba Gooding Jr.





Degno de "Il Padrino"...questo si legge fra le righe di qualche critico serio...mi permetto di dissentire, forse perchè prevenuto nei confronti di qualsiasi cosa possa oscurare la stella di Don Vito, non senza qualche rimpianto...mi è sempre piaciuto Ridley Scott e mi aspettavo effettivamente qualcosa di più...alla fine di un film colossale resta poco se non lo stupore nel vedere che il malaffare non è solo cosa italiana anzi, abbatte tutte le frontiere con una organizzazione di neri in una versione distorta del sogno di Martin Luther King...
a condire il tutto c'è una storia che abbastanza chiaramente porterà al lieto fine, unica variabile incerta il comportamento integerrimo del poliziotto-avvocato Russell Crowe, messo davanti alle contraddizioni di un sistema poco dissimile da quello criminale...non tocca nemmeno lontanamente quanto fatto da "Il Padrino", ne è più che altro una versione in stile molto più politically correct...normale, merita una visione ma c'è di meglio...

venerdì 18 gennaio 2008

Death Note

Tsugumi Ohba - Takeshi Obata - 2003 (2006 in Italia)

Manga: 12 volumi + 1
Anime: 37 episodi
Film: 3


(quasi quasi 5 ma ancora no, se non ci fosse Mello...)

Pensare che qualcuno al mondo non conosca Death Note mi risulta difficile considerando il successo immediato e mastodontico che ha ottenuto in Italia...mai da quando seguo i manga e le relative versioni anime mi era successo di vedere una tale frenesia intorno a una serie...l'anime circolava già da mesi e il manga è stato stampato 3 volte in pochi mesi rendendo la prima serie oggetto di culto per ogni collezionista...tanta attenzione deriva dalla qualità eccellente che risalta sin dalle prime pagine...una storia molto avvincente, fra l'horror, il thriller, il poliziesco...idee importanti che rappresentano una chiara rottura dal solito picchiaduro o dai supereroi vecchio stile...un ragazzo trova uno strumento potentissimo, un diario che permette al suo possessore di uccidere chiunque solo scrivendone nome e cognome sulle sue pagine...un artefatto di proprietà degli dei della morte che in mani mortali diventa il centro della nostra storia...due menti che si battono, il ragazzo che vuole creare un mondo migliore senza più malviventi e il suo antagonista che lavora per la polizia...la giustizia privata contro quella pubblica...una giustizia più grande contro una più giusta...la suspance è assicurata da una trama che si infittisce e si contorce pagina dopo pagina, deduzioni e invenzioni, in un dedalo di idee...una partita a scacchi con la morte per usare un paragone cinematografico...tutto perfetto fino ad un avvenimento importante, dopo questo la serie sbraca e si conclude in maniera un pò meno impeccabile...certo la prima parte perfetta giustifica l'acquisto, la seconda parte rende la serie imperfetta e quindi umana...benedetta imperfezione...

mercoledì 16 gennaio 2008

Talk Radio

Oliver Stone - 1988

GENERE: Drammatico

DURATA: 110 minuti

CAST:

Alec Baldwin
John McGinley
Eric Bogosian
Ellen Green






Sono quasi stufo di dirlo ma come sempre si tratta di un film tratto da un libro, non omonimo questa volta, Talked to Death: The life and murder of Alan Berg...la trama è semplice quanto innovativa, un conduttore di talk radio dalla lingua tagliente piano piano si aliena il consenso del suo pubblico, passando per tutti i mali dell'america e anzi facendone uno show...il tutto si svolge in una stanza che è proprio la sala da cui va in onda il programma, a reggere il film ci pensano i personaggi e in particolare l'istrionico padrone di casa, Barry Champlain, fra monologhi e pistolotti, interventi fuori luogo e dialoghi acidi si fa un rapido ma inesorabile affresco di quella che era l'America 20 anni fa...un paese molto avanzato in cui era facile fare soldi ed era facile perdere tutto, dove il trionfo delle libertà individuali va a braccetto con il razzismo e la xenofobia, la droga e la disperazione...questo viaggio radiofonico ci presenta le più disparate umanità, come in una carrellata, tutte incalzate e smontate dal conduttore...un pensiero per tutti, un pensiero contro tutti...questa visione continuamente contro lo porterà ad una profonda analisi di se stesso, un crescendo notevole fatto di un monologo e di un primo piano...un film di contenuto non banale, come è solito per Stone, da vedere per rendersi conto che le cose sono cambiate poco...non un capolavoro ma un ottimo lavoro, passa come una bella canzone jazz in una notte stellata...

martedì 15 gennaio 2008

Guida Galattica Per Autostoppisti

Garth Jennings - 2005

GENERE: Fantascienza, Commedia

DURATA: 110 minuti

CAST:

Mos Def
Zooey Deschanel
Sam Rockwell
Martin Freeman






Pellicola impostami dalle cattive amicizie che con sapienza psicologica hanno inculcato il dubbio e in seguito la curiosità, alla fine è stato un dovere andare ad affittare il dvd...come sempre si tratta della versione cinematografica di un romanzo, ma anche di una serie tv e di una radiofonica (versione originale) che nel corso degli anni si era già creata una certa nicchia di fan...frutto della fantasia di Douglas Adams e chiaramente suo alter ego, la guida riporta bizzarre soluzioni e consigli per ogni problema riscontrabile nei viaggi intergalattici...un furbo escamotage per dar vita alle proprie folli idee, estremamente divertenti alcune e un pò meno altre...umorismo intelligente e trovate che poi si sono rivelate effettivamente utili e realizzabili rendono sempre sorprendente la visione, allo stesso tempo però per un pubblico poco attento, passivo, questi stessi punti risultano le debolezze del film...infatti sono i piccoli deliri e le fissazioni dei personaggi che arricchiscono una trama ben articolata ma niente di più, se non si è pronti a coglierli si resta abbastanza interdetti...un film folle per folli ma non per le folle...da segnalare il robot depresso (a me sembrava una donna), gli asciugamani e la voce narrante che rappresenta la guida stessa accompagnandoci fra alieni e dispositivi ai limiti dell'irrealtà...questa secondo me è la chiave di lettura, una storia fantastica ai limiti dell'irrealtà e spesso esagerando, superando quei limiti, ci si ritrova nella realtà...un fantastico punto di vista questo che mi sento di condividere in pieno...in conclusione un bel film con qualche pecca ma comunque meritevole...

domenica 13 gennaio 2008

THE CORAL - THE CORAL

The Coral - 2002

GENERE: Folk, Rock

TRACKLIST:

1 Spanish Main
2 I Remember When
3 Shadows Fall
4 Dreaming Of You
5 Simon Diamondù
6 Goodbye
7 Waiting For The Heartaches
8 Skeleton Key
9 Wild Fire
10 Bad Man
11 Calendars And Clocks






Disco poco conosciuto e poco pubblicizzato, sicuramente poco ascoltabile se non si è pronti a riconoscere le infinite sfumature dei brani che riportano ai grandi musicisti del passato...un salto nel tempo senza rispettare il normale scorrere di quest'ultimo, culture musicali completamente diverse che si fondono tenute insieme da un filo di follia e spregiudicatezza...ballate folk che si trasformano e si rinnovano avvicinandosi al pop...citazionismo spinto per chi sa leggere fra le righe racchiudendo come in un best il meglio di quella musica che per molti è nata e morta con gli anni 60-70...c'è un pò di tutto e di tutti, dal blues ispirato dei Doors a Nick Cave, da Bob Marley a Bob Dylan...particolarmente bella Goodbye che ricorda il classico brit pop e poi arriva alla psichedelia del mito Syd Barrett...sarà per questa canzone che li ho subito amati, rivivere le sensazioni che mi davano i Pink Floyd prima maniera è stata una folgorazione...a mio parere The Coral è stato il disco di esordio migliore degli ultimi tempi, stupefacente ed esagerato in tutto e per tutto senza stancare, le note fluiscono veloci e ci si trova a dover togliere il cd senza essersene accorti...l'eccellente qualità media garantisce l'armonia generale nonostante ci siano notevoli picchi musicali che in altri album più scialbi sicuramente avrebbero avuto maggior risalto...l'unico difetto è sicuramente lo scarso investimento commerciale che oltre al solito quarto d'ora di notorietà, non si nega a nessuno, non ha garantito il giusto successo ai ragazzi di Liverpool (anche loro)...tra l'altro nonostante le stesse origini i The Coral non risentono della Beatlesite che ha affetto band molto più popolari come gli Oasis donando immediata notorietà ma rendendo impietosi i paragoni...

venerdì 11 gennaio 2008

Io Sono Leggenda

Francis Lawrence - 2008

GENERE: Azione, Horror

DURATA: 100 minuti

CAST:

Will Smith
Alice Braga
Dash Mihok





Prima di Natale ero in crisi da cinepanettone quando all'improvviso un trailer riuscì a destare il mio interesse, un uomo solo che giocava a golf, sullo sfondo una New York distrutta.
Chiaramente era Io sono leggenda e chiaramente dopo questa prima immagine, ad effetto, si intravedeva qualcosa di già visto e di già letto.
Tratto dal libro omonimo di Matheson del 1954 e nipotino del sempre troppo snobbato "L'ultimo uomo sulla terra" dell'italianissimo Ragona, dico questo perchè la trama non è in discussione essendo una delle più abusate in assoluto, un uomo solo contro svariati mostri famelici.
La cosa più convincente di questa ennesima versione resta la scenografia e le ricostruzioni degli ambienti, quasi una chicca, un desiderio nascosto di chi aveva amato le precedenti pellicole sul tema e che però non aveva avuto l'occasione di vedere quelle storie in un ambito moderno.
Lo sforzo mastodontico e i costi altrettanto faraonici hanno permesso questa magia, il risultato è un film ben fatto e piacevole per gli occhi, di certo desta meraviglia, il monologo di Will Smith non è mai noioso e i ritmi lenti scandiscono i tempi tipici della solitudine.
Il finale è un pò troppo ottimista e in parte deludente rispetto al più complesso "L'ultimo uomo sulla terra", è tutto il film ad essere più vendibile, non aggiunge niente se non la traslazione temporale dell'accaduto, questo basta e avanza per una serata poco impegnativa all'insegna del buon intrattenimento, azione, poco horror, qualche sentimento e una grande speranza.

GRACE - JEFF BUCKLEY

Jeff Buckley - 1994

GENERE: Pop, Rock

TRACKLIST (EDIZIONE AMPLIATA):

1 Mojo Pin
2 Grace
3 Last Goodbye
4 Lilac Wine
5 So Real
6 Hallelujah
7 Lover, You Should've Come Over
8 Corpus Christi Carol
9 Eternal Life
10 Dream Brother
11 Forget Her





Jeff Buckley figlio del grande Tim ci ha lasciato uno dei migliori dischi degli anni 90, qualcosa di unico, un diamante di assoluta bellezza testimone del grande talento e della perdita che ha subito la musica con la scomparsa prematura di padre e figlio.
Il disco resta l'unica testimonianza in studio di Buckley, escludendo i dischi postumi, ma è sufficiente a scavare un solco e creare un filone per molti altri cantanti, un'influenza immediata e netta che ricorda in qualche modo quella avuta dai Nirvana.
Un colpo nel buio, un colpo perfetto che consegna alla storia il suo esecutore e la sua voce particolarissima, ispirata, perfettamente padrona delle tonalità, capace di spaziare fra i vari generi.
Il disco scivola via emozionando, non è la tecnica ma le sensazioni che la fanno da padrone, pezzi come Grace sono semplicemente da pelle d'oca, un'esperienza che arricchisce in qualche modo il nostro vissuto musicale.
Scegliere una traccia sarebbe ingiusto perchè ognuna ha motivo di essere, va amata e coccolata perchè testimonianza di un artista forse irripetibile, forse mi sento di menzionare particolarmente Hallelujah che di nobilissimo padre (Leonard Cohen) viene reinterpretata in maniera struggente, con una contrapposizione fra trasporto tipico del sacro e grinta molto più profana, il tutto in un mix stupendo.
Dream Brother giusto tributo al padre, che seppur assente, è stato molto più vicino nelle terre della creatività di quanto si possa immaginare.
Consigliatissimo.

giovedì 10 gennaio 2008

La Bussola d'Oro

Chris Weitz - 2007

GENERE: Fantastico

DURATA: circa due ore

CAST:

Nicole Kidman
Daniel craig
Sam Elliott
Dakota Blue Richards
Eva Green






Film tratto da un libro e come di consueto primo capitolo di una trilogia, figlio della corsa al fantasy che ha visto ne Il Signore degli Anelli ed Harry Potter i suoi nuovi alfieri non tocca le vette dei più celebri predecessori.
La prima mezz'ora ricorda, ed uso un eufemismo, il maghetto della Rawling, c'è l'accademia e ci sono i cattivi del magisterium (ministero della magia per Harry Potter), ci sono i daimon omologhi dei famigli anche se con un ruolo ben più centrale.
In questo clima Potteriano la giovane protagonista ci accompagna, fra qualche buco narrativo e punto oscuro sulle meccaniche di quella realtà, in una ricerca e in una guerra che anche in questo caso fa venire subito alla mente un film precedente.
Di carne al fuoco ce ne sarebbe, il concetto stesso di daimon (proiezione dell'anima in forma animale che è viva e tangibile) meriterebbe grande spazio, di personaggi interessanti anche ce ne sarebbero fin troppi e di certo la piega un pò troppo tecnologica, con il trionfo degli effetti speciali, ne mortifica la caratterizzazione.
Molto probabilmente da una buona idea cartacea si è caduti nell'errore di riproporre le dinamiche che tanto hanno fruttato nelle esperienze passate, in questo modo nessuno resta insoddisfatto c'è tutto quello che si vorrebbe ma niente che stupisce.

Touch of Evil - L'infernale Quinlan

Orson Welles - 1958

GENERE: Noir-Poliziesco

DURATA:
112 minuti

CAST:

Orson Welles
Marlene Dietrich
Charlton Heston
Janet Leigh





Tratto dal libro Badge of evil narra l'incontro fra un funzionario Messicano e sua moglie con il Capitano Quinlan, che da il nome alla versione italiana.
Una storia di frontiera in una città di frontiera, Tijuana, in cui la statura dei personaggi risalta in modo deciso in perfetta sintonia con la straordinaria atmosfera e le geniali trovate tecniche e stilistiche dietro la macchina da presa.
Da antologia il piano-sequenza iniziale che presenta e trasporta alla grandissima nella realtà che ci accompagnerà per tutto il film.
Tutto ruota intorno ad una trama coinvolgente, non per l'azione, un omicidio da vita ad una vera e propria riflessione sul concetto di legge e giustizia, Quinlan impersona alla perfezione il paradosso dell'uomo giusto ma disposto a tutto nel nome della sua legge.
Purtroppo le versioni che si trovano sono svariate e difficilmente fedeli all'idea di Welles, infatti in post-produzione furono tolti 20 minuti dall'originale sostituiti in parte da pezzi girati da Keller.
Recentemente è stata commercializzata una versione molto più aderente a quella che avrebbe voluto Welles, il merito di questa opera di recupero va al produttore Schmidlin e al premio Oscar Walter Murch.







TARKUS - ELP

Emerson, Lake & Palmer - 1971

GENERE: Rock Progressivo

TRACKLIST:

1 Tarkus
2 Jeremy Bender
3 Bitches Crystal
4 The Only Way (Hymn)
5 Infinite Space (Conclusion)
6 A Time And A Place
7 Are You Ready Eddy?





Album simbolo delle doti del trio Keith Emerson (tastiere-Nice), Greg Lake (voce, basso-King Crimson) e Carl Palmer (batteria-Atomic Roster, Asia).
L'ascolto è giustificato e pienamente ripagato dalla prima traccia, che da il nome all'intero disco, Tarkus.
Narra la storia, abbastanza bizzarra, del mostro Tarkus (raffigurato in copertina) e della sua bellicosità, chiaramente la critica è diretta al gigante Statunitense che proprio in quegli anni mostrava il peggio della sua schizofrenia interventista.
Il brano è una suite di circa 20 minuti, varie melodie si alternano tenute insieme da un sottile filo musicale, crescendo e momenti di calma, grande connubio fra gli strumenti, nessuno domina sugli altri nonostante le enormi personalità e qualità in ballo, stupende incursioni della voce.
Ritmi veloci, virtuosismi, interruzioni, un panorama musicale completo e che si fonde alla perfezione per creare una delle canzoni più riuscite nella storia degli ELP.
Magnifico, un capolavoro assoluto che se fosse stato inciso sul precedente lavoro dei tre, l'omonimo ELP, avrebbe sancito la nascita di un capolavoro assoluto, il disco perfetto degli ELP e non solo, questo perchè le restanti 6 tracce sono ottime ma non eccelse, compromesso abbastanza soddisfacente fra melodia e complessità, fra rock e ricerca.
Naturalmente dopo l'ascolto di Tarkus ogni altra cosa perde efficacia ma viste le potenzialità non ci si può accontentare dell'ottimo se si è capaci dell'eccellente.
Un disco da avere, un disco per imparare musica, un disco che fa cultura a 360°.